L’estate porta inevitabilmente con sè la voglia di dolci dal sapore fresco: sui blog di cucina e sulle riviste del settore è tutto un brulicare di ricette, spesso a base di frutta, che non prevedono l’utilizzo del forno. Il buon senso direbbe di accodarsi a questa tendenza e proporvi una ricetta amata da tutti come quella del Cheesecake o del Gelato, ma io che di buon senso ne ho ben poco voglio uscire dal coro e farvi conoscere il Warabi Mochi わらび餅, un Dolce Giapponese Tradizionale (o Wagashi 和菓子) tipico dei mesi più caldi dell’anno.
Il Warabi Mochi è un dolce antichissimo: risale al periodo Heian (794-1185) e si sussura che fosse uno dei preferiti dell’imperatore Daigo, che lo insignò perfino del titolo di “Dayu”.
Molto diffuso nel Kansai, tra la prefettura di Kyoto e quella di Nara, il Warabi Mochi è composto da soli tre ingredienti: zucchero, acqua e… Amido di Warabi. Quest’ultimo altro non è che un amido estratto dai rizomi della felce, che in giapponese si chiama proprio Warabi. A causa del prezzo elevato e della difficile reperibilità di questo ingrediente così particolare, oggi viene spesse sostituito con la più diffusa fecola di patate.
Pur non essendo preparati con la farina di riso glutinoso, i Warabi Mochi prendono il nome del dolce giapponese per eccellenza perchè ne ricordano la consistenza gelatinosa.
Presi singolarmente i Warabi Mochi non hanno molto sapore: è per questo che per renderli irresistibilmente buoni vengono accompagnati con la Kinako 黄粉, la farina di soia tostata e il Kuromitsu 黒蜜, uno sciroppo a base di zucchero di canna grezzo dell’isola di Okinawa che ricorda la melassa.
La ricetta dei Warabi Mochi che vi propongo prevede l’utilizzo del tè verde tostato al posto dell’acqua: conferisce loro un sapore particolare e beh… a me sono piaciuti un sacco!
Preparare i Warabi Mochi è semplicissimo, l’unica accortezza riguarda la loro modalità di conservazione: non metteteli in frigorifero, diventerebbero immangiabili!
E dato che so che in molti si staranno chiedendo “Ma dove trovo tutto l’occorrente per prepararli?”, vi lascio qualche link per reperire gli ingredienti necessari:
- Hojicha, Tè Verde Tostato
- Farina di Soia Tostata
- Il Kuromitsu potete sostituirlo con dello Sciroppo d’Acero o con la Melassa.
Se provate questa o altre ricette presenti sul blog, scattate una foto al vostro dolce e condividetelo su Instagram usando l’hashtag #passamilaricetta e taggando il mio profilo, @passamilaricetta!
Creeremo una bellissima gallery da leccarsi i baffi!
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Pronti a volare in Giappone con i Warabi Mochi わらび餅?
Warabi Mochi わらび餅
Print RecipeIngredients
- Per i Warabi Mochi
- 200 g di Tè Verde Tostato (Hojicha)
- 25 g di Zucchero Semolato
- 35 g di Fecola di Patate
- Per Servire
- Farina di Soia Tostata
- Kuromitsu (in alternativa Sciroppo d'Acero o Melassa)
Instructions
Preparare il Tè mettendo le foglie in infusione nell'acqua. Lasciar raffreddare completamente.
Trasferire 200g di Tè in un pentolino, aggiungere lo zucchero semolato e la fecola di patate.
Mescolare bene con una frusta e mettere sul fuoco a fiamma media.
Cuocere mescolando con una spatola fino ad ottenere un composto lucido e gelatinoso.
Una volta pronto, avete due opzioni per ottenere i Warabi Mochi:1. Trasferite la gelatina in un vassoio sul quale avrete sistemato la farina di soia tostata. Ricopritelo con altra farina e, aiutandovi con le forbici, ricavate tanti quadratini.2. Versate il composto in una ciotola piena di acqua e ghiaccio e aiutandovi con le mani ricavate tante palline (un po' come si fa con la mozzarella).
Lasciate raffreddare completamente prima di servirli assieme ad una colata di sciroppo di zucchero.
1 Comment
Biscotti alla Farina di Soia, Kinako Cookies きなこクッキー - Passami La Ricetta
6 luglio 2020 at 20:55[…] che ho scoperto in Giappone: viene utilizzata sia per preparare dolci tradizionali, come i Warabi Mochi, che diluita nel latte per preparare una bevanda dissentante da gustare al posto del tè o del […]