Se vi dico Dorayaki qual è la prima cosa che vi viene in mente? Per caso un gatto robot di nome Doraemon?
Chi come me è cresciuto tra gli anni ’80 e gli anni ’90 a pane e anime non può non ricordarsi che il dolcetto preferito del gatto spaziale blu più famoso al mondo erano proprio i Dorayaki.
Ma lo sapevate che, al contrario di quello che i due nomi potrebbero suggerire, non c’è alcuna correlazione tra le parole Doraemon ドラえもん e Dorayaki どら焼き? Nel primo caso, infatti, Dora ドラ deriva da Doraneko どら猫 che in giapponese significa “gatto randagio” mentre in Dorayaki, Dora どら significa “gong” oggetto cui questo dolce somiglia molto nella forma e nel colore. Un aneddoto da giocarvi mentre offrite il dolce 😂
Come per ogni ricetta tradizionale che si rispetti, le sue origini si perdono nella notte dei tempi tra mito e fantasia: c’è chi racconta che, nel XII secolo il monaco soldato Benkei lasciò il suo gong a casa del contadino che lo stava ospitando e quest’ultimo ebbe la brillante idea di usarlo per cucinarci un dolce, i Dorayaki appunto. Altri, invece, credono che la forma rotonda di questo dolce sia semplicemente stata ispirata dai dolci occidentali.
Quel che è certo è che originariamente il loro aspetto era diverso a quello cui siamo abituati: non si trattava di due strati sovrapposti a nascondere un ripieno, bensì del semplice ripieno appoggiato su una sola parte di pastella cotta.
A dargli la forma classica che noi tutti oggi conosciamo è stata nel 1914 la pasticceria Usagiya che si trova a Tokyo, nel quartiere di Ueno: io ci sono andata durante uno dei miei viaggi in Giappone… E se capitate da quelle parti, vi consiglio di fare altrettanto! Qui trovate l’indirizzo.
Quando qui in Italia vedo foto di Dorayaki nel 90% dei casi il ripieno è a base di crema spalmabile alle nocciole: sappiate che si tratta di una variante occidentale che non esiste assolutamente nel paese del Sol Levante. La ricetta originale giapponese prevede l’utilizzo dell’Anko 餡こ, la marmellata di fagioli azuki o al limite di crema di patate dolci, castagne o miele.
I Dorayaki どら焼き non vanno assolutamete confusi con i pancakes: sebbene per colore e forma possono sembrare molto simili tra di loro, l’impasto e la consistenza sono decisamente diversi! I Dorayaki originali si preparano a partire da un impasto che deriva dal Kasutera カステラ un dolce di origine portoghese vagamente simile al nostro Pan di Spagna.
Se come me volete provare i Dorayaki ripieni di Marmellata di Fagioli Azuki le soluzioni sono due: prepararla da voi o comprarla online (o in un supermercato asiatico ben fornito!). Sul web la trovate anche su Amazon, a questo link (da con confondere con questa che sono semplici fagioli azuki cotti nello sciroppo di zucchero usati per guarnire i dolci) mentre per farla in casa vi serviranno i Fagioli Azuki, del semplice zucchero semolato e un po’ di pazienza. Potete cucinarne in grande quantità per poi conservarla in congelatore e averla sempre pronta all’uso.
Se non l’avete mai assaggiata, definirei il suo gusto come un’esperienza: dolce ma un po’ farinosa, delicata ma sostanziosa… Assolutamente da provare per capire se può fare al caso vostro o meno: io mi sono abituata al suo gusto un po’ alla volta e ora mi piac un sacco. Ah sì, non preoccupatevi: non sa assolutamente di fagioli!
📖 Già che ci sono, prima di lasciarvi alla ricetta, vi consiglio un libro di Durian Sukegawa a tema con il dolce di oggi (e che mi è piaciuto davvero molto): Le Ricette della Signora Tokue.😉
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Creeremo una bellissima gallery da leccarsi i baffi!
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Dorayaki, Ricetta Originale Giapponese: vediamo insieme come prepararli?
Dorayaki, Ricetta Originale Giapponese
Print RecipeIngredients
- Per la Pastella
- 120 g di Uova Intere (2 uova)
- 60 g di Zucchero Semolato
- 1 cucchiaio di Miele
- 1 cucchiaino di Mirin
- 1/2 cucchiaino di Lievito per Dolci
- 120 g di Farina 00
- 40 g di Acqua
- Per il Ripieno
- Anko (qui per la ricetta di Nami di JustOneCookbook)
- Crema di Castagne
- Crema Spalmabile alle Nocciole
- Confettura di Frutta
Instructions
Rompete le uova e mettetele in una ciotola assieme allo zucchero semolato e al miele. Mescolate energicatamente con un frusta fino ad ottenere un composto chiaro, soffice e spumoso.
Unite la farina e il lievito setacciati ed amalgamate gli ingredienti evitando la formazione di grumi.
Coprite la ciotola con della pellicola trasparente e trasferite l'impasto in frigorifero a riposare per 30 minuti.
Togliete l'impasto dal frigorifero e aggiungete l'acqua: dovete ottenere un impasto morbido ma non troppo liquido, come nella foto.
Riscaldate una padella antiaderente e ungetela leggermente con dell'olio di semi dal sapore neutro. Aiutandovi con un mestolo versate un po' di impasto al centro della padella per ottenere dei simil pancakes del diametro di circa 8/10 centimetri.
Quando inizieranno ad apparire delle bolle sulla superficie dell'impasto, girate il dorayaki dall'altro lato aiutandovi con una spatola. Cuocete fino a doratura da entrambi i lati.
Se i vostri dorayaki non dovessero essere perfettamenti rotondi, una volta cotti potete anche dar loro una forma migliore aiutandovi con delle forbici da cucina.
Prendete due metà, farcite il ripieno che avete scelto (anko, crema alle nocciole ecc.) schiacciando leggermente i bordi e avrete così ottenuto i Dorayaki!
Notes
Se non volete mangiarli tutti subito, una volta preparati Dorayaki avvolgeteli con della pellicola trasparente e conservateli in frigorifero per un paio di giorni. Potete anche surgelarli!
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